Saturday, March 24, 2007

Ufo, ho ipnotizzato 400 rapiti




Stefano BartoliCorrado Malanga, ricercatore a Pisa: so che dicono la verità«Uso una tecnica sicura per scavare nella memoria, raccontano di una stanza luminosa e di una specie di Tac»
PISA. «La camera da letto improvvisamente si riempe di luce, le pareti diventano trasparenti e vieni prelevato da una forza misteriosa. Poi c’è una stanza simile a quella dove negli ospedali viene effettuata la Tac: infatti, ben presto ti ritrovi in un tubo cilindrico, talvolta immerso in un liquido, e diventi l’oggetto di una serie di operazioni decisamente non piacevoli. Il tutto davanti a esseri di appena un metro e venti centimetri o, a seconda dei casi, altissimi o magari simili ad un grosso coccodrillo che riesce a reggersi ben dritto sulle zampe posteriori».Insomma, un bell’incubo almeno per la scienza ufficiale. Ma per alcuni studiosi è qualcosa di molto più consistente e cioè la descrizione di un rapimento, di un “abduction” (come viene definito ufficialmente in inglese), da parte di esponenti di una civiltà aliena in visita molto interessata al nostro pianeta. Una descrizione fatta emergere con tecniche di “ipnosi regressiva” che hanno interessato in modo approfondito ben 400 individui, a cui se ne aggiungono almeno altri 200 in versione più embrionale.Corrado Malanga, 56 anni, spezzino di nascita, ricercatore di chimica organica all’Università di Pisa, si occupa di “Unidentified Flying Objects”, oggetti volanti non identificati, praticamente da una vita. Un interesse nato 38 anni fa (da pochi giorni è anche uscito il suo ultimo libro Alieni o demoni), «quando mi accorsi - spiega dalla scrivania del suo piccolo ufficio ricavato in un’ala semisotterranea del Dipartimento di chimica - che ad occuparsi di Ufo erano sempre stati storici, giornalisti e anche filosofi, ma mai scienziati. Per questo mi presentai al primo convegno del Centro ufologico nazionale portando una relazione sulle tracce lasciate al suolo dai veicoli extraterrestri analizzate attraverso la spettrometria di massa e la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare. Tutto con l’idea di trasformare il linguaggio ufologico in linguaggio scientifico, operazione fallita perché sistematicamente rifiutata proprio dagli studiosi».Dagli Ufo ai rapiti. Ad un certo punto, circa vent’anni fa, ecco il salto di qualità, quello che portò Malanga sotto i riflettori dei grandi media (ieri l’inserto “Tuttoscienze” della Stampa gli ha dedicato una pagina, mentre sta ricevendo inviti a ripetizione da radio e tv, Rai compresa): il rapimento di persone per scopi di cui parleremo più avanti. E la ricostruzione di tali operazioni attraverso, come dicevamo, l’ipnosi regressiva, cioè una tecnica che permette di scavare nella memoria facendo emergere ciò che una persona neanche sospetta di avere nascosto nella mente. «Per molti - spiega ancora il ricercatore - sono diventato una persona a cui si possono esporre senza problemi cose che si ha invece paura di raccontare. Pensi che soltanto nel 2006 ho ricevuto qualcosa come 12mila messaggi da parte di vittime degli alieni e che nei primi mesi di quest’anno siamo già a diverse centinaia. Secondo i miei dati, più dell’uno per cento della popolazione italiana, circa 650mila persone, sono state rapite, analizzate e rilasciate; in Toscana la percentuale resta invariata, con almeno 35mila persone coinvolte, molte residenti nelle province di Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara e Firenze».Comprendere il fenomeno. «L’ufologia - spiega Malanga - si era sempre occupata di analizzare fotografie, impronte e strutture molecolari del terreno. Ecco, io volevo invece guardare nella testa dei soggetti che sostenevano di avere vissuto esperienze con gli Ufo. Per questo ho utilizzato le tecniche di ipnosi regressiva elaborate dallo psichiatria americano Milton Erickson, basate sull’esame dell’inconscio visto come un hard-disk con funzioni di sola scrittura: una vola registrate le esperienze, non si possono più modificare». Una tecnica, sostiene il ricercatore, che non permette di dire menzogne, come dimostrato dalla letteratura scientifica relativa all’argomento. Ma per verificare che i soggetti dicano la verità, viene anche usata la cosiddetta “Pnl” o programmazione neurolinguistica, una scienza che si basa sull’assioma: «Dimmi come ti muovi e ti dirò chi sei», con il movimento del corpo che permette di distinguere tra ricordi reali e ricordi falsi. Oltre ad un test articolato su domande e risposte che, spiega Malanga, «ci serve come elemento discriminante».Racconti identici. Storie identiche, dice il ricercatore, che riguardano persone che neanche si conoscono. «Alcune storie sono sovrapponibili fin nei minimi particolari - aggiunge - ad esempio anche nelle descrizione degli alieni, riconducibili a quattro tipi diversi: un essere biondo, alto due metri e 80 centimetri, con la tuta attillata e l’occhio a pupilla verticale; un coccodrillo in piedi, con il muso da serpente e le mani palmate; una specie di mantide alta più di due metri; infine, un essere piccolo, alto un metro e 20 centimetri, con tre dita, il pollice opponibile, senza orecchie e con gli occhi grossi. Insomma, razze diverse che sembrano essersi messe d’accordo per un progetto comune che ci riguarda e che sono, ovviamente, di diversa provenienza: Orione, le Pleiadi, Sirio, la costellazione del Leone. Tutte origini molto lontane ed apparentemente irraggiungibili secondo le leggi fisiche terrestri, ma evidentemente a portata di mano di tecnologie più avanzate».Ma perché? Sì, perché, chiediamo a Malanga, questi alieni troppo curiosi avrebbero tanto interesse nei nostri confronti? «Sembramo molto avidi della nostra energia vitale - risponde - e vogliono spartirsi questa sorta di benzina che emanano i nostri corpi. Politici, scienziati, servizi segreti e chiesa sanno di questi fenomeni che preferiscono ignorare, con la difesa che è quindi tutta affidata all’individuo». Insomma, il caro e vecchio Et dalla testa grossa e dagli occhioni dolci stavolta sembra davvero cattivo.
(22 marzo 2007)



Il più noto episodio che si riferisce ad un incontro di Alessandro Magno con gli U.F.O. risale al 329 a.C. Alessandro aveva deciso di invadere l’India e stava accingendosi a guadare il fiume Indo per assalire l’esercito di Poro, quando “scintillanti scudi d’argento” piombarono giù e sorvolarono più volte il campo di battaglia. Questi “baluginanti scudi d’argento” spaventarono i cavalli che fuggirono precipitosamente. Ebbero un effetto simile sui destrieri e gli elefanti dei nemici, così che è difficile accertarsi da che parte gli U.F.O. stessero. Comunque, nonostante l’esito positivo della battaglia, Alessandro decise di non procedere oltre. Sette anni prima Alessandro si era confrontato con la sfida più grande della sua carriera militare. Nel suo progetto di conquistare l’Impero persiano, egli comprese che era necessario espugnare la città di Tiro col fine di evitare che i Persiani ne usassero il porto per schierare una flotta contro il suo esercito. La città di Tiro era stata distrutta e ricostruita ad una certa distanza dal luogo originario su un’isola un po’ discosta dal litorale. Poiché il figlio di Filippo II non aveva una flotta potente, decise di usare i ruderi della vecchia Tiro per costruire una strada rialzata che consentisse di arrivare alla Tiro nuova. Questa operazione richiese ad Alessandro sei mesi ma, quando fu completata e le sue truppe sferrarono l’attacco, esse furono facilmente rintuzzate, poiché le mura erano troppo alte per essere scalate velocemente e troppo spesse per essere abbattute. Non solo, la strada rialzata era troppo stretta per consentire di sferrare un attacco massiccio per sopraffare il nemico e per scalare le mura. Non fu un problema solo per Alessandro, ma apparentemente anche per Dio. Sia il profeta Ezechiele sia il profeta Isaia (Ez. 27 e 28; Is. 23) avevano parlato di una maledizione di Tiro e della sua distruzione. Come poté Alessandro ottenere il suo scopo? Come poté Dio assicurarsi che la sua volontà si adempisse? Alcuni storici raccontano che durante un attacco alla città, un disco volante sparò un raggio di luce contro una parte delle mura: il settore del bastione successivamente crollò. Gli uomini di Alessandro penetrarono attraverso la breccia e conquistarono la città. Da notare che anche gli storici tirii, ossia della medesima nazionalità degli sconfitti, riportano la stessa causa per indicare la caduta della loro città. Di solito, i motivi addotti per spiegare una sconfitta sono diversi, se si considera la versione dei vinti e quella dei vincitori. Prima di lanciare l’offensiva finale contro l’Impero persiano, Alessandro interpellò l’oracolo di Siwah, oasi del deserto egiziano. Il generale macedone aveva, con pochi uomini, attraversato il deserto, ma non tenne conto delle difficoltà dell’impresa così che si trovò senz’acqua e con il rischio di morire di sete. Quasi miracolosamente, si scatenò un improvviso temporale che fornì l’acqua necessaria per terminare il viaggio sino a Siwah. Nessuno storico cita dischi volanti, ma l’episodio ricorda le strane “nuvole” spesso descritte nella Bibbia.

Francia: aperto l'archivio segreto sugli Ufo





Resi pubblici i documenti raccolti dal «Centro nazionale per gli studi spaziali» che riportano verbali di polizia sugli avvistamenti STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
PARIGI (FRANCIA) - Il mistero sull'esistenza degli ufo resta, ma, almeno, è stato svelato quello sul contenuto di uno dei principali archivi del mondo in materia, archivio che contiene moltissimi resoconti di presunti avvistamenti di oggetti volanti non identificati. La Francia è infatti diventata il primo Paese al mondo ad aver aperto al pubblico il suo archivio ufficiale che documenta gli avvistamenti di Ufo. Lo ha annunciato Jacques Patenet, il direttore del «Gruppo di studio e d'informazione sui fenomeni aerospaziali non identificati» presso il «Centro nazionale per gli studi spaziali» (il Cnes) di Parigi.
«Si tratta di una prima mondiale», ha commentato Patenet. «È vero che negli Stati Uniti si può chiedere delle informazioni, ma soltanto sulla base di un singolo caso - ha spiegato Patenet - ma noi abbiamo fatto l'esatto contrario: abbiamo messo tutte le informazioni a completa disposizione del pubblico». Oltre 400 dossier che documentano altrettanti casi d'avvistamenti di oggetti volanti non identificati possono essere consultati su un'apposita sezione del sito web del Cnes . Al momento si tratta di un quarto dei circa 1.600 presunti casi di osservazioni di Ufo segnalati in Francia dall'inizio degli anni '50 ad oggi. Tutti i dossier saranno regolarmente on line entro la fine dell'anno, ha assicurato il responsabile del Cnes. «Stiamo lavorando sulla base del principio che non vi è nulla che non possiamo pubblicare online, salvo una sola eccezione: quella di proteggere, in alcuni casi, la privacy personale», ha spiegato Patenet. Gli «X-Files» francesi contengono i verbali della polizia, stesi sulla base di testimonianze, con i dati personali - che potrebbero aiutare a identificare i testimoni - oscurati da omissis.
23 marzo 2007

Qui il sito http://www.cnes-tv.com/corot/index.html



Sunday, March 18, 2007

Messico City Ufo ripreso da Carlos Rodriguez Lopez 15 marzo 2007






Messico City 15 marzo 2007 dal video che appartiene a Carlos Rodriguez Lopez, che ha visto un UFO possibile al nord della città capitale del Messico. Questa prova è stata osservata il 17 febbraio 2007 dal distretto di Progreso Nacional.

Orbs sopra Phoenix






Vivo a Phoenix del nord (trentaduesima zona del karitè ). Per le ultime 3 settimane (così come i miei 2 compagni di camera) hanno osservato gli orbs bianchi e rossi che volano intorno alla mia sede. Gli orbs sono stati visti in tutti i sensi dalla casa, così come direttamente sopra la casa. Questa ultima fine settimana gli orbs stavano volando estremamente vicino alla casa. Sabato e domenica hp potuto fare circa 20 foto di questi orbs. Entrambe le immagini sono state prese mentre la macchina fotografica era su un treppiedi. Sto progettando di fare piú foto e un video nella prossima settimana.

Saturday, March 17, 2007

UFO gigante in Yukon Territory, 1996 (Documentary della TV)




Inviato: 16 marzo 2007
Documentario che descrive l`avvistamento di un grosso ufo da parte di piú persone.
Cosí dice:
Ho appena avvistato un ufo enorme nel territorio di Yukon. É stato un evento stupefacente. Oltre 30 persone hanno visto questo mistero insolito ed in tre Comunità differenti. Inoltre vorrei aggiungere se chiunque altro avesse visto vi pregherei di avvertirmi, cosí che posso mettervi in contatto con Martin.

Monday, March 12, 2007

Avvistamento in Canada







Documentario su un avvistamento da parte di una donna canadese che ha potuto osservare 2 oggetti molto luminescenti posati sul terreno davanti a casa sua ed é pare sia riuscita anche a riprenderli.


Ad Odessa negli ultimi tempi, hanno fatto la loro comparsa con una regolarita' da fare invidia ed indipendentemente dalle condizioni meteorologiche, molti oggetti volanti fosforescenti a forma sferica. Tuttavia, secondo quanto dichiarato dagli ufologi locali, sono ancora in molti tra gli stessi testimoni oculari degli avvistamenti, a non credere all'esistenza dei dischi volanti.

Ad Odessa, gli UFO hanno iniziato a fare la loro regolare comparsa negli ultimi otto anni e secondo gli ufologi locali non si tratta di una coincidenza, dal momento che Odessa rappresenta il crocevia di una moltitudine di trasporti commerciali.
Secondo i racconti dei testimoni oculari, gli Ufo non si limitano solamente a raccogliere informazioni, ma addirittura prendono parte attiva al miglioramento dei servizi cittadini. Ad esempio, secondo quanto raccontato dall'ufologo Viaceslav Koniahin, "recentemente un UFO ha sorvolato a lungo la zona al di sopra dei canali cittadini, e potra' anche sembrare un caso, ma ad Odessa e' migliorata la qualita' dell'acqua potabile".
Osservare un UFO ad Odessa lo si puo' sia di giorno che di notte, la cosa piu' importante e' alzare piu' spesso lo sguardo al cielo, anche se nelle ore serali e notturne e' piu' facile data la loro fosforescenza, e se se ne segue attentamente la traiettoria, non sara' poi cosi' difficile stilare una precisa cartina dei loro spostamenti.
E' altresi' un compito non poi cosi' difficile riconoscere un UFO tra molti altri corpi volanti; in primo luogo la loro forma non e' simile a nessun oggetto volante sia civile che militare, ed in secondo luogo la loro velocita' di spostamento e' enorme, quasi ultrasonica. Infine, la loro traiettoria di movimento zigzagante e' al di fuori della portata di qualsiasi aereo o elicottero terrestre.
La regolare comparsa di dischi volanti ad Odessa non incide affatto sulla vita degli abitanti della famosa citta' ucraina, dal momento che gli UFO non dimostrano alcun interesse nei loro confronti, non tentando di entrare in contatto con la popolazione locale, mantenendo un comportamento privo di qualsiasi forma di aggressivita'.
Secondo l'ufologo locale Viaceslav Koniahin, "gli UFO si prendono cura della nostra' citta' senza per questo divulgare la propria attivita'". Ciononostante, alcuni abitanti di un quartiere di Odessa, sostengono di essere stati oggetti di incontri ravvicinati del terzo tipo con gli extraterrestri, cioe' di avere colloquiato direttamente con loro, anche se poi ognuno li ha descritti in maniera diversa.
Va detto infine a questo proposito che da parte loro, le autorita' locali finora non hanno manifestato alcun interesse nei confronti dei testimoni oculari degli avvistamenti degli UFO.

Wednesday, March 7, 2007

Video conferenza del prof. Corrado Malanga sul tema abduction.





Un video molto interessante su una nuova ipotesi abduction che si basa sui ricordi di adotti sottoposti a ipnosi regressiva.

- LE ABDUCTIONS ALIENE IN UNA NUOVA PROSPETTIVA: L’IPOTESI MALANGA -





Del Dott. Giacomo Casale, membro del Centro accademico studi Ufologici (USAC)

“E’ qualcosa di complesso, ambiguo, ingannevole, inconsistente, traumatico, fisico e metafisico senza uno scopo univoco e chiaro. Vi sono schemi e possibilità diverse, ma nessuna controllabile con sicurezza e chiarezza cosicché tutti concordino sui fatti, e tanto meno sulla verità complessiva del programma dell’attività aliena”
(Karla Turner, con riferimento al fenomeno abduction)

Le abductions (o incontri ravvicinati del IV tipo, secondo la classificazione dell’astrofisico Allen Hynek), presunti rapimenti di esseri umani da parte di entità aliene, rappresentano uno dei più interessanti e controversi aspetti della fenomenologia ufologica.
Il problema venne all’attenzione degli studiosi all’inizio degli anni 60 del ‘900, allorquando lo studioso statunitense John Fuller diede alle stampe il volume “The interrupted Journey” (tradotto in Italia con il titolo”Prigionieri di un UFO”, Armenia ed.) sull’ormai famosa esperienza dei coniugi Barney e Betty Hill. Costoro, sottoposti ad ipnosi regressiva dal noto psichiatra di Boston Benjamin Simon, rievocarono un episodio di rapimento da parte di piccoli umanoidi, che dopo averli condotti a bordo di un disco volante li sottoposero ad una serie di “esami medici”.
Il compianto colonnello Philip Corso, alto ufficiale del pentagono e componente del consiglio per la sicurezza nazionale USA all’epoca del presidente Eisenhower, sostiene nel suo volume “il giorno dopo Roswell” che il governo statunitense era a conoscenza dei rapimenti alieni già negli anni ’50, ma vi sono fondati motivi per ritenere che tale fenomeno risalga addirittura ai primordi della civiltà umana.

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