Thursday, May 24, 2007

UFO Sighting in Yosemite Park near Area 51



Sono andato a visitare il parco di Yosemite nel 2002. Il parco di Yosemite è molto vicino al bordo fra la California ed il Nevada e vicino all`Area 51. In serata, stavo guidando giù una strada , quando ho visto una piccola sfera nel cielo chiaro, con un grande luce chiara che la circondava e una traccia lunga. La sfera di luce enorme si è mossa attraverso il cielo, lasciante una traccia. Dopo circa 2 minuti la sfera di luce é sparita ed é rimasta soltanto la traccia. La traccia è stata illuminata ed ancora brillantemente visibile anche quando il cielo circostante era già nero. Poco dopo parecchi jet dell'aeronautica sono comparsi e hanno circondato l`area di cielo in cui la luce era sparita.

Wednesday, May 23, 2007

Mass hysteria and whitness UFO sighting





Mexican flying humanoid





Due video messicani...

Saturday, May 19, 2007

«Rapiti dagli Ufo 400 terrestri. Ho scoperto che è tutto vero»



La signorina Marlene Travers, avvenente australiana di 24 anni, sosteneva di essere stata rapita la notte dell’11 agosto 1966 a Melbourne. Secondo il suo racconto, fu condotta all’interno di un disco volante, dove - recita la sua dettaglitissima denuncia presentata alla polizia - «venne violentata da un extraterrestre alto e di bell’aspetto, che indossava un vestito metallizzato». Quando nel quartiere dove abitava Marlene si sparse la notizia del presunto «stupro alieno», in molti si dettero di gomito commentando sarcasticamente la notizia: «Altro che Ufo e navicelle spaziali, Marlene negli ultimi tempi era sempre sulla spider di un giovanotto che indossava spesso un giubbotto color argento...».

Il professor Corrado Malanga, stimato ricercatore al Dipartimento di Chimica dell’Università di Pisa, ha letto sicuramente il saggio Dischi volanti, qui e ora di Frank Edwards da cui è tratto il «caso Travers»; un’opera, quella di Edwards, che raccoglie le clamorose testimonianze degli «addotti» (così sono noti tra gli ufologi i terrestri che sostengono di essere stati sequestrati da essere provenienti da altri pianeti).

Ma questi signori dicono la verità o - come giurano gli «smascheratori di bufale» del Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale) - raccontano bugie? Il professor Malanga, 56 anni, assicura di aver messo a punto una tecnica a prova di millantatore: «Con l’ipnosi regressiva elaborata dallo psichiatra americano Milton Erickson posso scavare nella loro memoria accertando la veridicità dei racconti». Il telefono di Malanga squilla in continuazione dopo che TuttoScienze de La Stampa gli ha dedicato un’intera pagina dettagliando le modalità di una ricerca condotta su 400 individui dall’esito clamoroso: «Questi soggetti non sono mitomani o visionari, i loro racconti sono credibili». Credibile una persona - anzi, 400 persone - che sostengono di essere state «ostaggi degli extraterrestri»?

L’esperto in «Unidentified Flying Objects», i famigerati oggetti volanti non identificati, non si scompone: «Nell’ipnotizzare queste 400 persone ho riscontrato la coincidenza di vari elementi che accomunano la descrizione delle loro esperienze extrasensoriali». Tanto da permettere addirittura di delineare una serie di scene-tipo che caratterizzano le fasi del rapimento alieno: «La camera da letto improvvisamente si riempe di luce, le pareti diventano trasparenti e vieni prelevato da una forza misteriosa. Poi c’è una stanza simile a quella dove negli ospedali viene effettuata la Tac: infatti, ben presto ti ritrovi in un tubo cilindrico, talvolta immerso in un liquido, e diventi l’oggetto di una serie di operazioni decisamente non piacevoli. Al risveglio e dopo il ritorno sulla Terra, sul corpo dei “rapiti” sono riscontrabili cicatrici, bruciature e l’installazione di microimpianti sottocutanei».
Detta così - più che scienza - sembra fantascienza, e anche di quella particolarmente trash. Ma Malanga, che da 38 anni si dedica a questi fenomeni decisamente paranormali, rilancia alla grande: «Secondo i miei dati, più dell’uno per cento della popolazione italiana, circa 650mila persone, sono state rapite, analizzate e rilasciate». Ma cosa spingerebbe (mai come in questo caso il condizionale è d’obbligo, ndr) un ET proveniente da chissà dove a rapire una casalinga di Voghera o un lattaio dell’Ohio? Quella di Malanga, più che una risposta, è una riflessione filosofica: «Gli alieni vogliono rubare la nostra anima, nel senso che gli attribuisce Platone. Solo così queste creature possono garantirsi l’immortalità». Roba impegnativa...

«Alcune storie sono sovrapponibili fin nei minimi particolari - aggiunge l’esperto -, ad esempio anche nelle descrizione degli alieni, riconducibili a quattro tipi diversi: un essere biondo, alto due metri e 80 centimetri, con la tuta attillata e l’occhio a pupilla verticale; un coccodrillo in piedi, con il muso da serpente e le mani palmate; una specie di mantide alta più di due metri; infine, un essere piccolo, alto un metro e 20 centimetri, con tre dita, il pollice opponibile, senza orecchie e con gli occhi grossi».

Intanto il tutto proprio mentre il governo francese ha deciso di pubblicare su Internet i suoi archivi ufficiali in tema di «avvistamenti Ufo e incontri ravvicinati di primo, secondo e terzo tipo». Il dossier si conclude con la seguente frase: «Sui 1.600 avvistamenti esaminati, solo una decina hanno mostrato la presenza documentata di Ufo o entità extraterrestri».

Cose dell’altro mondo?

Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=168039

Amasa, Michigan Dicembre 2006 Strane luci e cerchio di ghiaccio sul fiume Hemlock


















Articolo vecchio ma molto interessante.

Nota di ricerca della HBCC: Ciò è un rapporto interessante dato che ce stato un fascio luminoso di vibrazione e luci di palpitazione/intorno alla zona dove il cerchio del ghiaccio è stato scoperto. Naturalmente sappiamo che i cerchi del ghiaccio possono essere fatti dalle correnti naturali in un flusso o in un fiume. Ma questo rapporto sotto è importante perché ci potrebbe essere un collegamento fra le luci ed il cerchio di ghiaccio. Seguirò questo caso in su e spererò di trovare altri dalla zona dove le luci ed il cerchio del ghiaccio sono stati scoperti.Naturalmente chiunque abbia altre informazioni sul fascio luminoso di vibrazione delle luci di palpitazione/intorno alla zona dove il cerchio del ghiaccio è stato scoperto prego sareste abbastanza gentili metterti in contatto con Brian Vike al dato email address. Grazie molto. Data: Dicembre 2006 Tempo: Approssimativamente: 1:00 a.m. A chi può interessare, Un cerchio del ghiaccio recentemente è comparso sul Hemlock vicino a Amasa, Michigan. Un uomo che tornava a casa dal lavoro intorno a 1:00 a.m. ha notato un fascio luminoso di vibrazione. La mattina dopo mentre passava al fiume ha notato il cerchio. Ci sono immagini e video.

Link: http://www.ufoinfo.com/news/michiganicecircle.shtml

Tuesday, May 15, 2007

1977 Piccolo paese del Brasile viene attaccato dagli UFO




Nel 1977 un piccolo paese nel Brasile viene attacato dagli UFO.
Piú di 80 persone riportano ferite e strane ciccatrici. In un secondo momento interviene l`esercito che intervista piú di 3000 testimoni,
stazionando per piú settimane nel paese per monitorare gli strani episodi.
I militari videoriprendono e fotografano gli strani eventi collezzionando una grande quantitá di materiale videofotografico.

Louis Theroux - UFO Hunters - BBC



Louis Theroux giornalista della BBC realizza una singolare ricerca sul fenomeno ufo.

Tuesday, May 8, 2007

Interessanti disegni di un adotto inglese

Oggi girando in rete ho notato questo sito molto interessante di un adotto inglese che ha disegnato tutti i suoi incontri ravvicinati con gli alieni. I disegni sono molto interessanti, confrontandoli con quelli di adotti italiani ce poca differenza!
Questo significa molto é una prova che purtroppo gli alieni e le loro razze esistono e dico purtroppo perché non é un bel sapersi, se gli alieni agiscono in questo modo sfuggendo all'umanitá, senza interferire con noi e quindi lasciarci in balia dei nostri errori, delle nostre malattie non sono per niente buoni. Non tiriamo fuori la storia dei codici stellari ecc.. ecc.. Agiscono in modo furtivo, rapinando l`umanitá di qualcosa, qualcosa che loro non hanno e che noi non sappiamo di avere forse l`anima.

Guardate le alcune imagini prese dal sito:




Date un occhiata al sito dell`adotto inglese
Qui:
http://www.rapimentialieni.org/alien_art_steve.htm

Sunday, May 6, 2007

Accessibili ora su Internet gli archivi di stato sovietici segreti sugli studi ufologici

L'agenzia di ricerche ufologiche russa RUFORS, con sede a Perm, negli Urali, sul recente esempio dell'analoga francese GEIPAN, ha messo a disposizione degli utenti Internet un notevole quantitativo di documenti relativi a studi segreti sugli UFO condotti in Unione Sovietica.
Come ha dichiarato il responsabile dell'agenzia ufologica russa, Nikolaj Subbotin, attualmente su Internet si sta assistendo ad un vero e proprio boom di documenti segreti relativi a studi ufologici resi accessibili agli utenti della rete. I primi in quest'ottica sono stati i francesi, seguiti a ruota proprio dagli ufologi di Perm, nei cui archivi sono conservati piu' di 1000 documenti segreti relativi a diversi progetti segreti di studi ufologici risalenti all'epoca sovietica e dei quali fino a poco tempo fa, i ricercatori sia russi che stranieri erano solo a conoscenza dei nomi.
Adesso a tutti questi documenti d'archivio, al pari di testimonianze, immagini, file d'archivio e videointerviste con esperti militari e' stato dato libero accesso su di sito in lingua russa, consultabile all'indirizzo: http://www.rufors.org/userinfo.php?uid=1

FONTE http://www.pravda.ru/

Il Ministero della difesa inglese apre i propri "X-files

30 aprile 2007

La notizia è storica. Dopo la Francia, anche il Ministero della Difesa inglese ha deciso che gli archivi segreti concernenti oltre 7.000 rapporti UFO catalogati dal Defence Intelligence Staff nel corso di oltre 30 anni saranno finalmente resi pubblici.La decisione – annunciata dal Ministero al ricercatore David Clarke, dell’università di Sheffield e pubblicata oggi sul “Guardian” – è conseguenza della campagna che da dieci anni Clarke stesso conduce assieme ad altri colleghi per convincere il governo del suo paese a rendere pubblici tutti i dossier sugli UFO.In Gran Bretagna l'interesse per il fenomeno era stato peraltro riacceso da un clamoroso avvistamento verificatosi nel cielo dell'isola di Guernsey, sulla Manica, dove il 23 aprile, in pieno giorno, due piloti di aerei di linea hanno visto, l'uno all'insaputa dell'altro, due enormi oggetti allungati di colore chiaro librarsi a diversi chilometri dai loro velivoli.Si presume che ci vorranno ancora alcune settimane per vedere pubblicati su internet i 7.000 casi, ma l’attesa sarà sicuramente ricompensata. Il materiale destinato ad essere rilasciato contiene anche numerosi episodi con protagonisti piloti della RAF, della Royal Navy ed equipaggi di aerei civili.David Clarke sarà presto in Italia, assieme ad altri studiosi europei, ospite del Convegno internazionale “1947-2007: Sessant’anni di UFO” che si terrà a Saint-Vincent (Aosta) il 23 giugno 2007 in concomitanza con l’anniversario del primo avvistamento UFO avvenuto nel 1947 negli Stati Uniti da parte del pilota civile Kenneth Arnold. Il Convegno è organizzato dal Centro Italiano Studi Ufologici col contributo del Casino de la Vallée e la collaborazione del mensile Focus, che agli UFO dedica un ampio servizio sul numero a giorni in edicola. Secondo Clarke, “la decisione di rendere pubblici i dossier integrali è un successo e una pietra miliare sia per l’ufologia britannica che per la campagna sulla libertà di informazione in Inghilterra”.

FONTE http://www.focus.it/

Un raggio di luce dal cielo ci ha distrutto la veranda


Assediati da presenze aliene in una casa isolata circondata dai boschi». Potrebbe essere il titolo di un romanzo di fantascienza, oppure il trailer di un film. Invece stiamo parlando di una stranissima avventura, ma in questa storia gli aggettivi sono fuoriposto, che sarebbe accaduta non più tardi di ieri pomeriggio in quel di Masone, a poche centinaia di metri dal più vicino centro abitato.La casa in questione si trova in località Bonicca e ci si arriva percorrendo una stradina che si arrampica verso i monti dalla strada provinciale che da Masone porta a Campoligure. L’indirizzo, quasi scherzoso visto che il casolare è l’unico della zona, è via Pian Pinerolo 16. Dentro ci vivono Dario Origo, 90 anni, un passato di soddisfazioni sportive come pugile professionista, sua moglie Orsolina Pigola, 80 anni, e il loro unico figlio Giuseppe Origo, 62 anni, pensionato.Sono le 16 e la signora Orsolina si trova sulla veranda dell’abitazione per svolgere alcuni lavoretti. La giornata, a dispetto della precedente nottata di tuoni e fulmini, è splendida: il sole brilla e non c’è un alito di vento.«Improvvisamente - racconta la donna - ho visto un lunghissimo fascio di luce proveniente dal cielo, inclinato verso terra, diretto proprio verso la casa. C’era qualche nuvola in cielo, per cui non saprei indicarne l’origine nè quanto fosse lungo questo fascio. Ebbene questa luce ha investito in pieno la veranda sradicandola e sollevandola, schiodando tutte le parti in legno. Poi la luce è tornata indietro facendo ricadere al suolo la veranda. Il tutto in dieci-venti secondi e sotto i miei occhi. Allora, quasi d’istinto, sono fuggita in casa».Qualunque cosa sia stata, i tre abitanti della casa sostengono di essere stati terrorizzati a morte. «Mia madre si è rifugiata in bagno e c’è rimasta venti minuti - racconta il figlio Giuseppe - tremava come una foglia e non sapeva come spiegarsi quello che era successo. Io stesso sono spaventatissimo. Del resto ognuno può vedere da solo quello che è avvenuto: quel fascio di luce ha praticamente tagliato la plastica della veranda e nelle assi sono saltati tutti i chiodi. Non ho la più pallida idea di che cosa sia stato, ma in un certo senso me l’aspettavo che prima o poi qualcosa dovesse accadere».
In casi di questo genere forse sarebbe il caso di andare a controllare se tutto è a posto intorno alla casa, ma i tre occupanti dicono di avere troppa paura per andare a vedere se la misteriosa luce avrebbe fatto qualche altro danno. E poi perché Giuseppe Origo si aspettava che «qualcosa dovesse accadere»?«Perché è da qualche giorno che da queste parti accadono fatti inusuali - afferma - Ad esempio, ieri pomeriggio abbiamo visto distintamente delle sfere luminose aggirarsi intorno alla casa. Non so come spiegarlo, ma è un fatto che da qualche giorno notiamo e vediamo strani fenomeni qui da noi. Tenete presente che la nostra casa è a venti minuti di cammino da quella più vicina, per cui siamo piuttosto isolati. La notte non sentiamo mai rumori strani o non facilmente interpretabili: conosciamo il bosco. Invece da qualche tempo abbiamo la sensazione di essere spiati. Non vediamo soltanto quelle strane luci galleggiare sulla vegetazione, ma sentiamo anche suoni insoliti. In un certo senso “avvertiamo” che là fuori c’è qualcuno, ma non sappiamo chi».A provare che l’inspiegabile disavventura ha avuto una base concreta, restano le «cicatrici» della veranda. Che cosa può aver provocato quel lunghissimo fascio di luce? E può, comunque, un fascio di luce colpire materialmente un oggetto, quasi avesse una consistenza solida?».«La risposta è no - afferma il professor Renzo Morchio, docente di Biofisica presso l’Università di Genova, adesso in pensione - La luce è luce, per cui viene riflessa. Potrei capire se in quella zona ci fosse stato un terremoto di tipo sussultorio che potrebbe giustificare i danni subiti da quella veranda, ma stando al racconto, tale evenienza non esiste. E allora non mi pare che ci sia alcuna spiegazione scientifica di quanto viene raccontato. A meno che il racconto stesso non sia stato esagerato o addirittura non abbia attinenza con la realtà delle cose».Del resto, se si trattasse soltanto di un effetto luminoso, si potrebbe parlare dei cosidetti «fulmini globulari» che, in particolari condizioni atmosferiche, possono scaricarsi sul terreno o vibrarsi nel cielo come «palle di fuoco». Almeno questa è la percezione che se ne ricava.
Nel caso specifico, invece, la famiglia Origo sostiene che il fascio di luce avrebbe sradicato la veranda come se un enorme e virtuale piede di porco l’avesse sollevata.Per il momento, dunque, resta il mistero sullo strano fenomeno che, prima di essere attribuito ad improbabili alieni, dovrebbe essere studiato e verificato. Intanto, padre, madre e figlio se ne stanno tappati in casa e non mettono il naso fuori temendo di fare «brutti incontri». Ma c’è anche l’opinione della gente che ha il suo peso. Il timore di essere presi di mira da scherzi di cattivo genere o di essere derisi più o meno velatamente, è sempre presente. Per cui tutto sommato preferiscono che la loro esperienza diventi soltanto un ricordo.

Fenomeno UFO sull’aeroporto di Chicago. Pardon, UAP







Un evento aereo inspiegato si è palesato agli occhi di alcuni dipendenti in servizio, il 7 novembre scorso, presso l’O'Hare International Airport di Chicago. La notizia, diffusa solo in questi giorni, porta con sé gli strascichi delle titubanze se non delle vere e proprie prese in giro, puntuali più di un orologio in casi come questo, e alle quali questi testimoni stanno rispondendo con estremo rammarico: qualsiasi cosa abbiamo visto, ufo o ifo che sia, ciò che abbiamo dichiarato, in assoluta sincerità, merita commenti, se non risposte, rispettose e serie. Così non devono apparire loro quelle fino a questo istante formulate se i protagonisti di questa vicenda temono che, né il governo, né la loro stessa amministrazione, li prenderà in seria considerazione.

A valutare i fatti non hanno affatto torto. Vediamoli insieme. Un operaio della compagnia United sta lavorando su un velivolo al cancello C17. Sono le 16.30. Vede sopra la pista, davanti a se, un oggetto.

Almeno una dozzina i testimoni, molti dei quali si trovavano impegnati, in quello stesso istante, con ruoli e mansioni differenti in differenti punti della stazione aerea. Eppure le testimonianze raccolte da un giornalista del Chicago Tribune, che ha svolto un'inchiesta sul caso, sono tutte fortemente concordi. L'oggetto è descritto come metallico e di color grigio scuro, senza illuminazione; si stagliava perfettamente ed in modo netto sullo sfondo compatto di nuvole che lo sovrastava, nubi che quella sera, secondo i dati dalla FAA (Federal Aviation Administration), l’autorità di controllo dell’aviazione, erano ad un'altezza di 1900 piedi (poco meno di 600 metri). Non ha emesso alcun suono ed è rimasto stazionario al cancello C17. La forma è stata descritta da tutti simile ad un frisbee mentre solo alcuni hanno avuto l'impressione che ruotasse. Le dimensioni sono state stimate tra i 6 e i 24 piedi (2 - 7 m). Concordi anche sulle modalità di sparizione: è schizzato a velocità impressionte verso l'alto, tanto da, attraversando le nuvole, lasciare un vero e proprio buco aperto di aria libera che poi si è richiuso in pochi minuti. "Era come se qualcuno avesse fatto un foro nel cielo" ha detto un impiegato United. I testimoni hanno aggiunto di avere persino provato a rintracciare visivamente l'oggetto attraverso quel foro tra le nubi dense.

Un meccanico che al momento dell'avvistamento si trovava nella cabina di guida di un Boeing 777 della United che stava per essere condotto ad un capannone di manutenzione ha dichiarato tutto il suo stupore per quell'oggetto metallico che vide al cancello C17: "Tendo ad essere scientifico riguardo alla natura e non capisco perchè degli alieni dovrebbero librarsi sopra un aeroporto occupato ma so cosa ho visto e cosa hanno visto molte altre persone stagliarsi chiaramente e non era assolutamente un velivolo terrestre".

Un responsabile della United ha dichiarato di essere uscito a guardare fuori dal suo ufficio nel Concourse B dopo avere ascoltato, attraverso le radiofrequenze interne alla linea aerea, una dichiarazione circa quanto stava accadendo. Non se la sente di fare commenti per quanto visto ma dichiara di non avere avuto dubbi che a nessuno sarebbe venuto in mente di fare una comunicazione radio falsa in quei termini. Quell'oggetto era molto vicino, troppo all'area di volo, tanto che se qualcuno facesse cose del genere bisognerebbe arrestarlo per i rischi che potrebbe procurare.

Eppure, nonostante tali dichiarazioni rese al giornalista, i vertici della United, per bocca di un suo rappresentante, Megan McCarthy, dichiarano di non essere a conoscenza di tali fatti del 7 novembre 2006, di non avere raccolto dichiarazioni, di non possedere rapporto alcuno di segnalazione tra i loro documenti nè di possedere registrazioni audio. Solo dopo la netta controrisposta del giornalista che "minaccia" di ricorrere alla Freedom of Information Act, avvengono le prime ammissioni: la Federal Aviation Administration addetta alla torre di controllo del traffico aereo dell'O'Hare ha ricevuto una chiamata da un soprintendente della United in cui si chiede se i radar avessero visto un oggetto misterioso di forma ellittica nel terminal C della United. Nulla è stato visto. Il giornalista registra l'intento della FAA, attraverso il funzionario Elizabeth Isham Cory, a definire l'evento come un fenomeno atmosferico e quindi a non procedere oltre alle indagini, più qualche battutina divertita e dalla risatina quasi soffocata come quella dell'ufficiale Craig Burzych: "Volare 7 milioni di anni fino all'O'Hare, girarci intorno e tornare a casa perchè la pista è occupata, è davvero inaccettabile!"

Al giornalista del Chicago Tribune risulta invece che i testimoni hanno rilasciato dichiarazioni scritte alla società aerea e che gli è stato, caldamente, consigliato di tacere.

No, i testimoni (che a ragion veduta sono voluti rimanere anonimi) non hanno affatto torto ad essere indignati. Adesso del caso si occuperà magari qualche associazione ufologica, rimarrà nella casistica del luogo tra un cerchio nel grano, un cavallo volante ed un alieno dispettoso in qualche camera da letto; in quanto tale sarà giudicato con sufficienza e scherno dall'opinione pubblica ed i testimoni, ben presto, si diranno: ma chi ce l'ha fatto fare?

Già, chi gliel'ha fatto fare a parlare? Finché permarrà questo stato di cose dove si oscilla da un atteggiamento di sufficienza in cui c'è sempre una spiegazione razionale bella e pronta ed immediata per tutto senza un minimo di tentativo d'indagine seria ad un altro in cui tutto è alieno con risposte altrettanto pronte e certe senza una reale volontà (e soprattutto capacità) di analisi attenta, se la volontà di chi testimonia con sincerità è quella (perchè così è) di cercare di capire a cosa si è assistito, allora sia pronto ad amare riflessioni.

Personalmente sono rimasta colpita, e non poco, da due righe dell'articolo redatto dal Chicago Tribune in cui si dice: "The Unidentified Aerial Phenomena (the term that extraterrestrial-watchers nowadays prefer over Unidentified Flying Object)..." A parte il fatto che vorrei capire chi potrebbe definirsi, qui ed oggi, extraterrestrial-watchers, la frase dice una verità e cioè che chi vorrebbe occuparsi della materia ufologica in modo serio rifugge e spesso si "vergogna" di dire che si interessa di UFO, visto lo scempio che di tale termine è stato fatto. Meglio dire che ci si occupa di UAP ma se, come appare lampante dalla stessa frase citata, per i più si tratta comunque di acchiappa alieni o meglio extraterrestrial-watchers, allora non ci sarà termine nuovo che tenga e poco cambierà.

Eppure il cielo ci presenza fatti, fenomeni che davvero meriterebbero maggiore attenzione come maggiore dignità certe testimonianze. In questi anni ho ascoltato l'amarezza di alcuni che potrei definire "colleghi" degli avvistatori dell'O'Hare International Airport di Chicago in quanto piloti aerei. Esiste una "casistica" interna ma... anche loro si son fatti furbi, hanno imparato la lezione, vedono spesso ma tanti non dichiarano più. Perchè?

Emblematico un aneddoto per tutti: Pilota messo in fermo perchè ha visto qualcosa. Visita medica. Colloquio con lo psicologo. Il medico: "Allora, raccontami un po' di questa cosa che non esiste e che avresti visto". Silenzio e riflessione del pilota. Poi: "Già, come avrei potuto vedere qualcosa che non esiste?" Risata di entrambi... fine dell'inchiesta. Commento fatto a me: "Sono un pilota, se non volo sono "***tuto" e ho famiglia".

Al di là della natura di ciò che viene visto, qualsiasi cosa sia, naturale o no, abbiamo una famiglia in molti, comunque tutti abbiamo una dignità e comprendiamo.

Video del servizio giornalistico del Chicago Tribune javascript:playVideo('1147616', 'UFO spotted over O\'Hare Airport', 'v', 'News', '121434', 'News', 'fvCatNo=71776&backgroundImageURL=', 'video.chicagotribune.com');

FONTE http://www.margheritacampaniolo.it/ufo/chicago.htm

Intervista a Corrado Malanga

Interessante intervista fatta da www.nuovaspazioradio.it al professor. Corrado Malanga sul tema abduction.
Per scaricare la puntata clikkate sul link: http://www.elleradio.it/modules/Oggi/admin/uploadtest/CORRADO%20MALANGA.mp3